IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'articolo 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 novembre 2010, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi atmosferici verificatesi nei giorni dal 31 ottobre al 1° novembre 2010 nel territorio delle province di Lucca e di Massa - Carrara, e la conseguente ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 2010, n. 3915, nonche' le note della Regione Toscana del 29 dicembre 2010 e del 25 gennaio 2011; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3819 del 6 novembre 2009 recante: "Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e per consentire il passaggio alla gestione ordinaria" ; Visto l'articolo 7, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2009 n. 195, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26 e le note del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri DPC/ABI/85471 in data 11 novembre 2010 e DPC/ABI/3137 del 14 gennaio 2011 e del 24 dicembre 2010 del Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2004 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria); Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Sterpeto ( Lazio) e La Para e Rio Grande (Umbria), nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2010 con il quale e' stato da ultimo prorogato, fino al 28 febbraio 2011, lo stato di emergenza in argomento, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 gennaio 2009, n. 3736, e successive modifiche ed integrazioni e la richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti- Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale - Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre 2010, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine alle eccezionali avversita' atmosferiche che hanno colpito il territorio della provincia di Campobasso il giorno 24 luglio 2010, nonche' la nota del Presidente della regione Molise del 5 gennaio 2011; Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010, con il quale e' stato revocato lo stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito tra l'altro la regione Puglia nei mesi di novembre e dicembre 2008, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3734 del 16 gennaio 2009, e l'ordinanza n. 3891 del 4 agosto 2010 nonche' la nota della regione Puglia del 22 novembre 2010; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 dicembre 2010, con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2011, in relazione alla grave situazione determinatasi in conseguenza dell'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis - Iglesiente e del Guspinese della Regione Autonoma della Sardegna e l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3640 del 15 gennaio 2008 e successive modificazioni ed integrazioni nonche' la nota del 16 dicembre 2010 del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3568 del 5 marzo 2007 e successive modificazioni, recante: Disposizioni per superare definitivamente la situazione di criticita' nel settore della gestione dei rifiuti urbani e della bonifica dei siti di interesse nazionale nel territorio della regione Puglia e l'articolo 5, comma 1, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3885 del 2 luglio 2010, nonche' la nota del Presidente della regione Puglia del 12 gennaio 2011; Visto l'articolo 2 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 aprile 2007, n. 3580, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 luglio 2006, n. 3530 e l'articolo 24 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2008, n. 3642 nonche' la richiesta del 9 novembre 2010 del Presidente della Regione Autonoma Valle D'Aosta; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3273 del 19 marzo 2003 e successive modificazioni ed integrazioni recante: Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilita' nella localita' di Mestre - Comune di Venezia e n. 3802 del 15 agosto 2009, recante: Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio delle province di Treviso e Vicenza; Visto il decreto del Presidente del Consiglio del 13 gennaio 2010, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le regioni Emilia-Romagna, Liguria e Toscana nell'ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3850 del 19 febbraio 2010, la richiesta del comune di Ameglia e l'intesa della Regione Liguria; Visto il decreto del Presidente del Consiglio del 5 novembre 2010, con il quale e' stato dichiarato stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della regione Liguria nei giorni 30, 31 ottobre e 1 novembre 2010, l'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3909 del 4 dicembre 2010 e la nota del Presidente della regione Liguria del 24 dicembre 2010; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2010, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza in relazione ai gravi dissesti idrogeologici che interessano il territorio del comune di Marina di Lesina in provincia di Foggia, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3750 del 30 marzo 2009 e la nota della regione Puglia del 17 gennaio 2011; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 gennaio 2010, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 gennaio 2011, lo stato di emergenza nel territorio del comune di Cerzeto, provincia di Cosenza, interessato da gravissimi dissesti idrogeologici con conseguenti diffusi movimenti franosi e l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3427 del 29 aprile 2005 e successive modificazioni; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3849 del 19 febbraio 2010, n. 3863 del 31 marzo 2010, n. 3868 del 21 aprile 2010, n. 3880 del 3 giugno 2010, n. 3891 del 4 agosto 2010, nonche' la nota dell'Assessore all'ambiente della regione Campania del 17 gennaio 2011; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 aprile 2010 recante la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 30 aprile 2011, in relazione alla riattivazione del movimento franoso nel territorio del comune di Montaguto, in provincia di Avellino; Visto il decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195 convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26, recante: "Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato d'emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed alla protezione civile."; Visto in particolare l'articolo 2 del sopra citato decreto-legge n. 195/2009 con cui e' stata prevista la costituzione dell'Unita' stralcio e l'Unita' operativa per la chiusura dell'emergenza rifiuti in Campania fino al 31 gennaio 2011; Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 gennaio e 9 marzo 2010 recante la costituzione dell'Unita' stralcio e dell'Unita' operativa per la chiusura dell'emergenza rifiuti nella regione Campania; Considerato che le Unita' Operativa e Stralcio, di cui sopra sono composte da n. 135 unita' di personale, di cui n. 90 assegnate all'Unita' Operativa (personale militare e civile) e n. 45 assegnate all'Unita' Stralcio; Considerato che il 31 gennaio 2011, ai sensi del sopra citato articolo 2, l'Unita' stralcio e l'Unita' operativa cessano di funzionare per cui si rende necessario da un lato assicurare continuita' all'azione amministrativa e dall'altro adottare misure finalizzate all'efficace perseguimento delle finalita' indicate nel decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195 convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26; Ravvisata la necessita' di istituzione una apposita Struttura di missione ai sensi dell'articolo 7, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303 e successive modificazioni; Considerato che l'istituzione della Struttura di missione consente di realizzare un effettivo risparmio di spesa, connesso alla realizzazione della nuovo assetto organizzativo, non inferiore al 70% del costo complessivo annuo rilevato per la gestione delle Unita' soppresse nel corso del 2010; Considerato inoltre che viene soppresso l'articolo 20 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3904 del 10 novembre 2010 con cui era stata istituita la struttura di missione per assicurare funzionalita' e celerita' ai processi decisionali in materia di gestione delle attuali criticita' inerenti al ciclo integrato dei rifiuti nella regione Campania; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 dicembre 2010 con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza in relazione ai gravi eventi sismici che hanno colpito parte del territorio della Regione Umbria il giorno 15 dicembre 2009, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3853 del 3 marzo 2010 e le note del Commissario delegato-Presidente della Regione Umbria del 18 ottobre 2010 e del 25 gennaio 2011; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza in ordine alla situazione socio-economico ambientale determinatasi nella laguna di Marano - Grado; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3217 del 3 giugno 2002, n. 3382 del 18 novembre 2004, n. 3552 del 17 novembre 2006, n. 3556 del 21 dicembre 2006, n. 3602 del 9 luglio 2007, n. 3618 del 5 ottobre 2007, n. 3636 del 28 dicembre 2007, n. 3738 del 5 febbraio 2009, n. 3828 del 27 novembre 2009, nonche' la nota del Presidente della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia del 24 gennaio 2011; Su proposta del Capo Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri; Dispone Art. 1 1. Il Presidente delle Regione Toscana, Commissario delegato ai sensi dell'articolo 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3915 del 30 dicembre 2010, e' autorizzato ad applicare le disposizioni di cui alla predetta richiamata ordinanza anche al fine di porre rimedio agli eventi calamitosi verificatisi nei giorni dal 17 al 22 dicembre 2010 sempre che sussista un nesso di causalita' tra detti eventi e quelli verificatesi nei giorni dal 31 ottobre al 1° novembre 2010, nonche' a derogare all'articolo 191, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni.